Le persone intersex mostrano caratteristiche sessuali atipiche, che non corrispondono agli standard sociali di mascolinità e femminilità.
Essendo queste caratteristiche visibili fin dalla nascita, le persone intersex vengono sottoposte a interventi correttivi fin dai primissimi giorni di vita. Il procedimento “correttivo” implica la scelta del genere di appartenenza (sulla base di valutazioni e standard che non sono sufficienti a capire e prevedere gli sviluppi futuri della persona) e l’esecuzione di trattamenti e interventi medico-chirurgici destinati a durare per sempre.
Questi interventi di normalizzazione presentano gravi controindicazioni di ordine fisico e psicologico, e sono sovente vissuti da parte delle persone intersex come mutilazioni. Un numero crescente di istituzioni internazionali ha ufficialmente dichiarato che questi trattamenti rappresentano una violazione di diritti fondamentali dell’individuo, come il diritto all’integrità fisica e a non subire trattamenti crudeli, disumani e degradanti.
Fanno parte dell’Associazione molti esperti in materia di intersessualità. Attraverso una rete di avvocati, accademici e attivisti offriamo:
L’obiettivo principale è regolare e fermare i trattamenti normalizzanti, per questo stiamo collaborando con il Collettivo Intersexioni per la stesura di linee guida da sottoporre alle autorità sanitarie.