“Se c’è un insegnamento da trarre nell’esperienza svizzera che valichi la dimensione nazionale, è che il Matrimonio per Tutti è l’approdo di una lotta ventennale per l’uguaglianza di cui il referendum odierno è solo l’ultimo tassello. È la storia di un faticoso equilibrio tra progresso civile e compromesso politico, pragmatismo riformista e posizioni di principio non negoziabili. Per paesi come l’Italia in cui la politica è lenta a riconoscere i cambiamenti che avvengono nella società, la tortuosa storia del matrimonio ugualitario in Svizzera può infondere in qualche modo fiducia e speranza nel movimento LGBT+, spesso frustrato dal dibattito politico nazionale e mortificato nel confronto internazionale”.
In Svizzera, con il 64% dei voti favorevoli, la popolazione si è espressa a favore del #matrimonioegualitario.
Pur avvertendo i forti rischi di percorsi referendari che abbiano per oggetto il riconoscimento dei diritti fondamentali, Rete Lenford non può che compiacersi del risultato delle urne: nel DNA dell’associazione c’è la battaglia per il matrimonio egualitario, unico istituto capace di garantire la piena eguaglianza e di restituire pari dignità sociale a tutti e a tutte, a prescindere dall’orientamento sessuale.
È una battaglia che non abbandoneremo mai e che, anzi, rilanceremo anche all’interno del movimento LGBT+, per superare finalmente “tradizioni”, “paradigmi eterosessuali” e omofobia istituzionale.
Il nostro approfondimento sull’esperienza svizzera è a firma dell’amico e sostenitore dell’associazione Francesco Saccomanni, che ringraziamo molto per aver voluto riservare a Rete Lenford il suo ricco contributo, da cui è tratto il brano sopra riportato.
Per l’approfondimento clicca qui.