Il 17 giugno 2011, il Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU ha approvato per la prima volta una risoluzione (17/19), presentata dal Sud Africa, dal Brasile e altri 39 Stati, nella quale:
1) ha espresso grave preoccupazione per gli atti di violenza e discriminazione che in tutte le regioni del mondo si commettono contro le persone in ragione del loro orientamento sessuale o il loro orientamento sessuale;
2) ha incaricato l’Alto Commissariato ONU per i Diritti Umani di realizzare uno studio, entro il dicembre 2011, che documenti – in tutto il mondo- le leggi, le pratiche discriminatorie e gli atti di violenza commessi contro le persone in ragione del loro orientamento sessuale o identità di genere e che spieghi in che modo possa applicarsi il diritto internazionale in materia di diritti umani al fine di porre fine alla violenza e alle violazioni dei diritti umani in ragione dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere di una persona;
La risoluzione – definita storica sulla stampa di tutto il mondo– ha ricevuto 23 voti a favore, 19 contro e 3 astenuti.
Il 17 novembre 2011, l’Alto Commissariato ha consegnato al Consiglio lo studio di cui al punto 2) raccogliendo le: «Discriminatory laws and practices and acts of violence against individuals based on their sexual orientation and gender identity».
Il testo dello studio, che si allega, è in lingua inglese.
Per completezza di informazione si allega la risoluzione 17/19 del giugno 2011.
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