Dal 1/03/2010 è in vigore in Lituania la legge che proibisce la “promozione” del matrimonio tra persone dello stesso sesso.
La prima versione della legge, cambiata nel dicembre scorso dopo le critiche internazionali, proibiva la “diffusione” di qualsiasi materiale che possa essere interpretato come “promozione” dell’omosessualità.
La nuova versione della legge criminalizza invece “incoraggiare l’abuso sessuali di minori, i rapporti sessuali tra minori e altri rapporti sessuali” (questi ultimi non meglio specificati). Ma “altri rapporti sessuali” significa che fare campagne per i diritti lgbt, per il matrimonio o le unioni civili lesbiche e gay sarà illegale, come ha denunciato Amnesty International. Anche le manifestazioni del Gay Pride possono essere vietate.
La legge attuale definisce ogni informazione che “denigra i valori familiari” o che “incoraggia un concetto di matrimonio e di famiglia diverso da quello stipulato nella Costituzione” come “dannosa” per i minori e la vieta nei luoghi che sono a loro accessibili (le scuole, i luoghi pubblici, etc.).
John Dalhuisen, esperto di Amnesty International sulla discriminazione, ha dichiarato: “Questa legge violerà la libertà di espressione e discriminerà in modo diretto le persone sulla base del loro orientamento sessuale o identità di genere. Stigmatizzerà lesbiche e gay e esporrà chi difende i loro diritti al rischio di censura e di multe”. Dalhiusen ha aggiunto che la legge è un “anacronismo” nell’Unione Europea e ha invitato le autorità lituane ad abolirla.
Fonte: gaynews24