COPENAGHEN- Il parlamento della Danimarca ha approvato con uno stretto margine un provvedimento che rende possibile l’adozione di bambini sia danesi che stranieri da parte di coppie omosessuali. Il progetto di legge, proposto da un deputato indipendente, Simon Emil Ammitzboell, è passato per 62 voti favore e 53 contrari. Il governo di centrodestra e il suo alleato, il Partito liberale, d’estrema destra, si sono espressi contro, ma i liberali hanno lasciato libertà di coscienza si suoi deputati, consentendo ad alcuni deputati di votare a favore con l’opposizione. “Si tratta di un grande passo in avanti. che ha rimosso il penultimo ostacolo sulla strada della piena eguaglianza fra coppie omosessuali ed eterosessuali”, ha detto Ammitzboell. L’ ultimo ostacolo, si è augurato il deputato proponente, sarà rimosso “in un avvenire non lontano”, consentendo agli omosessuali di sposarsi in chiesa. La Danimarca è stato il primo Paese del mondo ad adottare, nell’ottobre del 1989, le unioni civili fra omosessuali, accordando loro gli stessi diritti dei coniugi eterosessuali, ad eccezione di quello all’inseminazione artificiale – divieto poi tolto nel 2007 – e all’adozione.
GAY: LA DANIMARCA LEGALIZZA LE ADOZIONI
Sia pure con una maggioranza ristretta, la Danimarca ha approvato una legge che consentira\’ agli omosessuali il diritto di adozione. Il provvedimento, presentato da un membro del Parlamento indipendente, Simon Emil Ammitzboell, è passato con 62 voti a favore e 53 contrari. ‘Si tratta
di un grande passo avanti che rimuove un ulteriore ostacolo nell\’uguaglianza di diritti fra coppie omosessuali ed eterosessuali”‘, ha detto Ammitzboell, aggiungendo che ‘in un futuro non molto distante la Danimarca accettera’ per i gay anche il matrimonio in chiesa’. La Danimarca nel 1989 è stato il primo paese ad accettare le unioni civili fra omosessuali e dal 1999 era possibile per le coppie gay adottare i figli naturali di uno dei due partner, ma non si potevano effettuare adozioni
esterne.
La nuova legge e’ passata grazie al fatto che il Partito Liberale del premier, Anders Fogh Rasmussen, che era contrario alla misura, ha lasciato liberta\’ di voto ai suoi membri, molti dei quali hanno scelto di non appoggiare la linea del governo di centro-destra.
(grazie a Francesco Bilotta per la segnalazione)