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"Vietato a cani e omosessuali": l’on. Viotti risponde al nostro appello

31 Luglio 2017

Dopo la lettera indirizzata a Minniti e Calenda rispettivamente Ministro dell’Interno e dello sviluppo economico, Avvocatura per i diritti LGBTI- Rete Lenford ha chiesto all’On Viotti europarlamentare PD e co-presidente dell’Intergruppo per i diritti LGBT, di impegnarsi per il rilancio della discussione parlamentare sulla proposta di approvazione della Direttiva cd. “Orizzontale” in materia di non discriminazione nell’accesso a beni e servizi (COM(2008)0426), ferma dal 2008 (clicca e accedi al testo della lettera).

Questa la risposta dell’On. Viotti:

Gentile Avv. Sangalli,
La ringrazio per la sua mail. Ovviamente conosco e stimo il lavoro di Rete Lenford.
La vicenda di Vibo Valentia ci ha lasciati profondamente scossi, e ho pensato immediatamente che, se la direttiva orizzontale fosse in vigore, certe situazioni sarebbero chiaramente vietate dalla legge.
Come co-presidente dell’intergruppo LGBTI al Parlamento europeo, vengo spesso invitato a parlare a seminari e conferenze. In ogni occasione ribadisco la necessità che il Consiglio finalmente sblocchi i negoziati sulla proposta di direttiva. È successo a Malta (conferenza organizzata dalla Presidenza sulla situazione dei diritti LGBTI nell’UE) a Madrid (Human Rights Conference che ha preceduto il World Pride) e in diverse occasioni a Bruxelles.
Il Parlamento stesso, nella sua relazione annuale sullo stato dei diritti fondamentali nell’UE, chiede ripetutamente che il Consiglio faccia un passo avanti.
Abbiamo già approvato in prima lettura il testo nello scorso mandato, sta ora al Consiglio fare un passo nella direzione giusta.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti sul mio lavoro e, se avete suggerimenti, vi prego di mettervi in contatto con me. Potete sicuramente contare sul mio impegno per sollevare la questione in sedi istituzionali e non e sulla mia disponibilità a partecipare a vostre iniziative sul tema.
Cordialmente,
Daniele Viotti

“Ringraziamo l’On. Viotti per avere risposto al nostra appello e auspichiamo che dopo quanto accaduto a San Foca anche i Ministri interpellati rendano nota pubblicamente la volontà di avviare azioni concrete, come quelle da noi suggerite, per la prevenzione, la vigilanza e la sanzione delle condotte discriminatorie e lesive delle dignità dei cittadini e delle cittadine LGBTI” dichiara la Presidente avv. Sangalli.