L’Ufficiale di Stato civile di Milano ha trascritto gli atti di nascita di due gemelli recanti l’indicazione di due padri formati negli USA a seguito di gestazione per altri. Grazie alla trascrizione, anche lo Stato italiano riconosce, a tutti gli effetti, un rapporto giuridico di filiazione piena tra entrambi i papà ed entrambi i bambini, oltre che un rapporto giuridico di fratellanza tra i due piccoli.
“I diritti fondamentali dei bambini delle famiglie LGBTI“, sostengono l’avv. Manuel Girola e il dott. Giacomo Cardaci di Avvocatura per i diritti LGBTI Rete Lenford, che hanno seguito il caso, “rappresentano una delle massime priorità dell’Associazione. Il nostro auspicio è che Milano ispiri gli ufficiali di Stato civile degli altri comuni italiani. Per noi è anche una vittoria personale: ci siamo affezionati ai nostri ‘nipotini’ e, guardandoli festeggiare insieme i loro compleanni, giocare con i loro amici, presentarsi agli altri come fratelli, ci pareva, insensato, doloroso che non lo fossero per lo Stato Italiano. Ora non è più così“.
Molti altri Comuni italiani si sono già adeguati alla prassi e trascrivono i certificati di nascita di bambini recanti l’indicazione di due mamme o due papà, riconosce scendo il preminente interesse dei figli a vedere riconosciuto il loro diritto alla bigenitorialità acquisito legalmente all’estero.
“Invitiamo i papà e le mamme arcobaleno a richiedere che Comuni italiani riconoscano il diritto dei loro figli ad avere entrambi i genitori” afferma la presidente di Avvocatura per i diritti LGBTI – Rete Lenford Maria Grazia Sangalli. “Come peraltro riconosciuto da molti Tribunali, non esiste in Italia alcun principio fondamentale che precluda ad un minore di avere due genitori dello stesso sesso e dunque il riconoscimento giuridico di uno status di figlio, già acquisito fuori dai nostri confini, corrisponde al migliore interesse del bambino o bambina a vedere riconosciuta una situazione di fatto ormai consolidata nel contesto familiare e sociale in cui vive“.