Associazione Famiglie Arcobaleno e Rete Lenford in pressing per i diritti dei bimbi Arcobaleno.
Le associazioni Famiglie Arcobaleno e Avvocatura per i diritti LGBTI – Rete Lenford, hanno realizzato una guida per i Comuni che vogliono iscrivere all’anagrafe bambini e bambine con due madri, nati in Italia, o nati all’estero con due genitori dello stesso sesso, oppure integrare l’atto che riporta un unico genitore.
L’iniziativa è un nuovo modo per portare avanti la battaglia per il riconoscimento delle famiglie omogenitoriali. Con diversi Comuni abbiamo già ottenuto dei risultati, mentre con altri l’interlocuzione è già molto avanzata: in particolare a Milano già da alcuni mesi è stato intrapreso un dialogo con il Comune e anche recentemente è stato fornito al Sindaco un parere giudirico.
La discriminazione ai danni di queste famiglie è uno degli aspetti che penalizza il nostro Paese nella classifica delle nazioni più gay-friendly in Europa stilata da Ilga Europe e che ci vede al 32esimo posto, lontanissimi dalle posizioni di vetta.
“Da tempo entrambe le associazioni sono impegnate nel confronto con le amministrazioni e i tribunali per far crescere la consapevolezza che atti di nascita con due padri e due madri sono pienamente legittimi nel nostro Paese e, anzi, sono atti dovuti” spiegano le due presidenti, Marilena Grassadonia (Famiglie Arcobaleno) e Maria Grazia Sangalli (Rete Lenford).
“Con questa guida vogliamo mettere a disposizione dei Sindaci e degli Ufficiali di Sato civile uno strumento tecnico per orientarsi tra sentenze, leggi e precedenti. Pensiamo che, nonostante il difficile momento politico, il nostro Paese sia abbastanza maturo per compiere questo importante passo di civiltà. Le attuali leggi e le sentenze che si sono susseguite negli ultimi mesi e anni consentono di farlo”.
Marilena Grassadonia
Famiglie Arcobaleno
Maria Grazia Sangalli
Avvocatura per i diritti LGBTI – Rete Lenford