"La Costituzione non è una foglia di fico dietro cui nascondersi"

Comunicato stampa di Antonio Rotelli, Presidente di Avvocatura per i diritti LGBTI – Rete Lenford.

Matrimonio gay: “La Costituzione non è una foglia di fico dietro cui nascondersi”.

In un’intervista al quotidiano “Pubblico” di oggi 24 settembre 2012, Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano, dichiara di essere favorevole ai matrimoni gay e alle adozioni da parte dello coppie dello stesso sesso. Precisa però a proposito del matrimonio gay che: «Serve una modifica costituzionale. La Carta non parla di maschio e femmina ma perché non si prevedeva il caso gay. Dunque serve una maggioranza ampia».

A proposito di questa presa di posizione l’Avvocato Antonio Rotelli, Presidente di Avvocatura per i diritti LGBTI – Rete Lenford sostiene: «È vero! I Costituenti non avevano pensato che due persone dello stesso sesso potessero un giorno avere intenzione di sposarsi. Ma se non hanno vietato espressamente a due persone dello stesso sesso di sposarsi, non si vede che bisogno ci sia di modificare la Costituzione».

«Del resto – continua – non avevano nemmeno pensato che due persone di sesso diverso potessero avere intenzione di divorziare. Eppure, il divorzio è stato introdotto nel nostro ordinamento senza alcuna modifica della Costituzione».

«In Spagna, dove vige una Costituzione che in materia di matrimonio è molto simile alla nostra, non c’è stato alcun bisogno di una modifica costituzionale per aprire legislativamente il matrimonio ad una coppia di persone dello stesso sesso. La nostra tradizione giuridica e culturale è molto simile a quella spagnola e portoghese, dove il matrimonio tra persone dello stesso sesso c’è ormai da anni », prosegue l’Avvocato Rotelli.

«La posizione espressa da Pisapia stupisce soprattutto per il fatto che nella sua vita privata il Sindaco di Milano è un noto avvocato. In questa sua qualità non gli sarà sfuggito che la Corte costituzionale con la sentenza n. 138/2010 ha ritenuto che il Parlamento è libero di aprire il matrimonio alle coppie gay senza alcuna modifica costituzionale, poiché le nozioni di famiglie e di matrimonio non sono cristallizzate una volta per tutte – aggiunge Antonio Rotelli. E avrà sicuramente letto la recente sentenza della Corte di cassazione che, in sintonia con la Corte europea dei diritti umani, ha fatto rientrare nella nozione legale di matrimonio anche quello tra due persone dello stesso sesso, ribadendo che il Parlamento “è libero di scegliere”».

«Dispiace quindi che la Costituzione sia utilizzata come una foglia di fico dietro cui nascondersi quando non si ha il coraggio di assumere su di sé fino in fondo una battaglia per l’inclusione e l’uguaglianza. Conoscendo l’onestà intellettuale del Collega Pisapia, sono certo che rivedrà la propria opinione su questo tema o quantomeno ci spiegherà quale parola della Costituzione a suo avviso sarebbe necessario modificare», conclude Antonio Rotelli.

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