Il chiaro intento derisorio integra il reato di ingiuria
Tribunale di Reggio Calabria – Sezione I penale – Sentenza 18 luglio 2008 n. 1655
(Giudice Celeste)
Pubblicato su Responsabilità e Risarcimento, 2008
LA MASSIMA
Reati contro l’onore – Intento di derisione e scherno – Forma graffiante – Fattispecie. (Cp, articolo 594)
Integra il reato di ingiuria l’espressione “frocio”, in quanto si rawisa nel suddetto termine un chiaro intento di derisione e di scherno espresso in forma graffiante e pertanto risulta l’offesa all’onore e al decoro, bene giuridico tutelato dall’articolo 594 del codice penale.
In fatto e diritto
Con alto di querela del xx/xx/2001. il sig. (A) denunciava alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, l’aggressione fìsica e verbale subita dello stesso il xx/xx/2001.
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NOTA
di Michele POTE’
Avvocato in Torino
Serve un intervento normativo ad hoc vista l’inapplicabilità della legge Mancino
La sentenza 1655/08 inerita di essere segnalata, in quanto costituisce uno dei pochi precedenti giurisprudenziali in materia di lesioni e ingiurie perpetrate ai danni di
persone omosessuali. Recenti episodi di cronaca, simili a quello di cui si occupa la sentenza in pigrafe, dovrebbero indurre il legislatore a intervenire de iure condendo per garantire una maggiore tutela alle vittime di atti sostanzialmente omofobici.
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2008_Trib_Reggio_Cal_penale_diff.pdf
2008_Pote_NOta_a_Trib_Reggio_Cal_diffamazione.pdf