La CEDU, Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, oggi si è espressa a favore dei diritti delle persone LGBTI.
“Un impiegato pubblico non può rifiutarsi di celebrare un matrimonio tra persone dello stesso sesso, se le leggi del suo Stato lo consentono”. Il caso in esame riguarda, Lillian Ladele, un’impiegata del governo inglese che, in virtù del proprio credo religioso, aveva rifiutato di celebrare un matrimonio tra persone dello stesso sesso.
La Corte europea si è espressa contro la denuncia di discriminazione per motivi religiosi, avanzata dalla dipendete pubblica che sosteneva come la fede cristiana le impedisse di occuparsi di coppie gay.
La CEDU ha sentenziato che è doveroso trovare un equilibrio tra i diritti dei richiedenti e il proprio credo, affinchè altre persone non siano discriminate.
fonte: humanrightseurope.org
Chamber judgment Eweida and Others v. the United Kingdom 15.01.2013.pdf