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Matrimonio. Anche la Corte d’appello di Trento rimette gli atti alla Corte costituzionale

5 Agosto 2009

Avvocatura per i Diritti LGBT – Rete Lenford

Comunicato Stampa

Anche la Corte d’appello di Trento chiede alla Corte costituzionale di pronunciarsi sulla legittimità dell’esclusione dal matrimonio delle coppie dello stesso sesso, dopo che già il Tribunale di Venezia in aprile le aveva rimesso gli atti in un procedimento analogo.

La vicenda vede coinvolte due coppie, una di donne e una di uomini, che hanno fatto richiesta di pubblicazioni matrimoniali al Comune di Trento vedendosele rifiutare.

«I Giudici di Trento riconoscono che il diritto di contrarre matrimonio rappresenta un momento essenziale di espressione della dignità umana che la Costituzione italiana garantisce a tutti. Negarlo alle coppie omosessuali violerebbe la Costituzione perché discriminerebbe le coppie omosessuali a ragione di una condizione personale quale l’orientamento sessuale», afferma l’Avv. Antonio Rotelli, presidente di Avvocatura per i Diritti LGBT (www.retelenford.it), associazione di avvocati che insieme all’Associazione radicale Certi diritti e altre associazioni LGBT porta avanti l’iniziativa dell’Affermazione civile in tutta Italia (http://www.certidiritti.it/affermazione-civile.html).

Secondo Alexander Schuster, uno degli avvocati delle due coppie ricorrenti e socio di Avvocatura per i Diritti LGBT: «La Corte di appello riconosce che l’amore che lega da anni le due coppie non è inferiore o diverso da quello di ogni altra coppia e che il principio costituzionale della piena ed eguale dignità di ogni individuo non è una mera enunciazione. La decisione di Trento rappresenta una vittoria per tutti coloro che sono impegnati nella lotta contro ogni forma di discriminazione.»

«E’ arrivato il momento – sostiene Francesco Bilotta, coordinatore giuridico della campagna di Affermazione civile – che le migliaia di coppie di gay e lesbiche che vivono in Italia prendano coraggio e rivendichino il loro diritto di sposarsi e formare una famiglia. Speriamo che questa seconda ordinanza di remissione alla Corte convinca molti ad unirsi a chi questo coraggio lo ha già dimostrato».

 

Allegati

090729_Ordinanza_Trento.pdf