«Il Fronte di Liberazione Omosessuale si allea naturalmente con tutti i gruppi che combattono contro i razzismi sociali, ideologici e sessuali. Noi siamo per la libera espressione della sessualità, così come ogni altro mezzo comunicativo della persona umana. Ci opporremo con tutti i mezzi alla violenza attuata dalla società repressiva contro l’amore fra le persone.»
Così recitava il manifesto del F.L.O. fondato nell’agosto del 1971 da Mariasilvia Spolato, di cui oggi ricordiamo la nascita il 26 giugno 1935. Mariasilvia Spolato per prima comprese l’importanza di fondare un movimento omosessuale per l’affermazione dell’ esistenza delle vite lesbiche, non adeguatamente rappresentate nei collettivi femministi dell’epoca, in cui militava. Per prima Mariasilvia presta il proprio corpo e la propria vita alla lotta per la visibilità, perdendo il lavoro ma non rinunciando mai alla propria libertà. Partecipò a manifestazioni di piazza esponendo il manifesto “Fronte di Liberazione Omosessuale” e realizzando performance nelle quali dichiarava il proprio lesbismo. La sua battaglia per l’emersione e l’affermazione delle esistenze lesbiche contro la “società patriarcale capitalista e borghese” le costò la cattedra di insegnante di matematica al liceo, e la portò a una vita di vagabondaggio nella radicale affermazione della propria indipendenza da ogni vincolo. Simpatica, intelligente, creativa e visionaria, così la ricordano le persone che la conobbero, e che oggi possiamo ascoltare grazie alle interviste di Sara Poma nel podcast #PRIMA.
Tra i suoi scritti ricordiamo il saggio “I movimenti omosessuali di liberazione”, Ed. Samonà e Savelli nel 1972, riedito nel 2019 da @Asterisco Edizioni I movimenti omosessuali di liberazione, nel quale Spolato raccolse documenti e interviste di gruppi rivoluzionari LGBTI, con l’intento pionieristico di creare connessioni tra i movimenti rivoluzionari a livello internazionale.
Tra le militanti della prima ora del Fuori! (Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano) e redattrice dell’omonima rivista, fu attiva politicamente a Roma dove partecipava sia al Fuori! locale che al collettivo femminista di via Pompeo Magno. Nel 1972, in occasione del primo 8 marzo italiano, in piazza Navona a Roma, è la protagonista del primo atto di visibilità lgbt in Italia, esibendo un cartello con la scritta “Liberazione omosessuale”. Insegnante di matematica, Mariasivlia Spolato fu tra le pioniere della militanza lesbica italiana.
Nel 1971 fonda il F.L.O. Fronte di Liberazione Omosessuale (scritta che esibisce nel manifesto della foto di Campo de Fiori del 1972). Ciclostili che da sola stampa e spedisce in tutta Italia.
Manifesto: “Nel mese di agosto si è costituito a Roma il Fronte di Liberazione Omosessuale, il Fronte si allea naturalmente con tutti i gruppi che combattono contro i razzismi sociali, ideologici e sessuali. Noi siamo per la libera espressione della sessualità, così come ogni altro mezzo comunicativo della persona umana. Ci opporremo con tutti i mezzi alla violenza attuata dalla società repressiva contro l’amore fra le persone.”
LIBRO “I MOVIMENTI OMOSESSUALI DI LIBERAZIONE”: Edito dalla casa editrice Samonà e Savelli nel 1972, I movimenti omosessuali di liberazione di Mariasilvia Spolato rappresentò una pietra miliare per il neonato movimento omosessuale. L’autrice raccolse nel volume documenti e interviste dei movimenti di liberazione sessuale di quegli anni, con l’intento non solo di narrare ma anche di creare connessioni tra le differenti realtà rivoluzionarie. Dal Gay Liberation Front statunitense al FHAR francese, passando per i collettivi universitari e l’appoggio politico delle Pantere Nere, fino ad arrivare al Fuori! italiano e alla contestazione di Sanremo del 1972.
Grazie per l’approfondimento alla nostra socia avvocata Patrizia Fiore
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