Con sentenza n. 357/16 emessa a seguito di ricorso promosso da una persona FtM, assistita dall’avv. Ilaria Gibelli di Avvocatura per i Diritti LGBTI – Rete Lenford, il Tribunale di Savona ha ordinato la rettificazione del genere e del nome nei registri di Stato civile del genere autorizzando contestualmente l’intervento chirurgico richiesto.
I Giudici, recependo il principio della irrilevanza dell’intervento chirurgico modificativo dei caratteri sessuali primari ai fini della rettificazione del sesso nei registri dello stato civile, espresso dalla Corte di cassazione con sentenza n. 15138/2015 e dalla Corte costituzionale con sentenza n. 221/2015, ha ritenuto prioritario disporre l’immediata modifica degli atti anagrafici in quanto prioritaria per il benessere psicofisico delle persona.
Il Tribunale ha accertato, a mezzo di CTU, che la discrepanza tra l’aspetto esteriore (ed il vissuto identitario) dell’interessata e i suoi documenti anagrafici “comporta uno stato di sofferenza interiore e sia un reale impedimento a potersi vivere e progettare nella realtà con la dovuta serenità” e che d’altro canto l’intervento chirurgico, che l’interessata intende comunque effettuare, “necessiterà di tempistiche non ben definite ma sicuramente non immediate”.
I Giudici hanno ritenuto estranee all’oggetto di causa le questioni relative alla capacità genitoriale e al mantenimento che erano state introdotte in giudizio dalla moglie.
Copia pdf della sentenza del tribunale di Savona.