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La presente pagina è dedicata al progetto europeo, incentrato sul tema della mediazione familiare in particolare riguardante le same-sex unions, dal titolo Civil Justice Project - Litigious love: same-sex couples and mediation in the European Union, cofinanziato dall'Unione europea nel quadro del programma specifico "Civil Justice" numero convenzione JUST/2013/JCIV/AG/4667.
Di seguito sono consultabili i materiali relativi al progetto:
- Same-sex couples and mediation, a pratical handbook;
- Alternative dispute resolution;
- Infographic;
- Same-sex couples mediation - ppt.
Inoltre, inviando una email all'indirizzo di posta elettronica del Centro Studi Europeo sull'orientamento sessuale e identità di genere, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., è possibile richiedere una copia del libro Same-sex Couples and Mediation in the EU.
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Prejudices, stereotypes and hatred affect the full recognition of dignity and freedom of citizens because of their homosexual or bisexual orientation, or because they are transgender. Despite clear EU principles and since 1st December 2009 their clearly binding nature under the Nice Charter, not all Member States ensure the proper implementation of the measures required by the European Union to remove all unlawful distinctions based on sexual orientation. In some cases this social and geographic inequality seems particularly difficult to eradicate. Ho-mophobic attitudes and discrimination manifest themselves in public and in private life: workplace, schools, within the family, friends, when addressing public authorities, on the political scene. The project EQUAL JUS – European network for the legal support of LGBT rights, partly financed by the EU Commission under the Programme “Fundamental Rights and Citizenship 2007-2013″ sought to combat homophobia and transphobia by moving from a general analysis of the fundamental rights as recognized by and within the EU and aimed at reaching an increasing awareness among people that European citizenship includes a new dimension for protection of fundamental rights and a push for social inclusion of all individuals. The partners of the Equal Jus Project were the University of Udine – Department of Legal Sciences (Italy) to-gether with Avvocatura per i diritti LGBTI (Italy, leading partner), IMED Istituto per il Mediterraneo (Italy), KPH Kampania Przeciw Homofobii (Poland), Réseau d'aide aux victimes d'agression et de discrimination (RAVAD) (France), Lithuanian Gay League (LGL) (Lithuania), SOS - Homophobie (France), Haute Autorité de Lutte contre les Discriminations et pour l‟Égalité (HALDE) (France, Associate partner).
The project ended in May 2011.
A significant part of the Equal Jus Project consists of the creation and implementation of the Lenford Research Centre (European Research Centre on Sexual Orientation and Gender Identity). The Research Centre is intended to carry out various activities: research, legal tools development, data management, library activities, meeting point and, more generally, all those activities and studies connected to the project and the goal to increase the awareness of LGBT people's rights.
Research Centre Director: Giacomo Viggiani
The Research Centre was originally located in Florence.
Since June 2011 it is located in Bergamo, Via Matris Domini n. 25 24121, ITALY.
Since October 2011 the Research Centre is open on Tuesdays and Thursdays from 4 pm to 7 pm and on Wednesdays from 10 am to 1 pm on request.
At the Research Centre it is also possible to buy the following books:
- F. Bilotta (a cura di), Le unione dello stesso sesso. Profili di diritto civile, comunitario e comparato, Mimesis, 2008
- M. Bonini Baraldi, La famiglia de-genere. Matrimonio, omosessualità e costituzione, Mimesis, 2010
- A. Schuster (a cura di), Omogenitorialità. Filiazione, orientamento sessuale e diritto, Mimesis, 2011
- A. Schuster e C. D'Ippoliti (a cura di), DisOrientamenti. Discriminazione ed esclusione sociale delle persone LGBT in Italia, Armando Editore, 2011
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Do not hesitate to contact the Lenford Research Centre:
- Tel. +39 035 19904497 (on Tuesdays and Thursdays 4-7 pm and on Wednesdays 10 am - 1 pm) , Fax +39 035 19904497
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28/11/2014: E' disponibile il rapporto finale del progetto. Clicca qui per leggerlo
Con Decreto Dirigenziale n. 6136 del 17 dicembre 2012 la Regione Toscana ha finanziato Avvocatura per i Diritti LGBTI per la realizzazione del progetto "Omofobia, transfobia e Bullismo", da realizzarzi attraverso interventi informativi nelle scuole di II grado del territorio toscano sul tema del bullismo omotransfobico.
Sinossi del progetto:
Questo progetto è realizzato mettendo in comune le specifiche competenze ed esperienze maturate da una rete di Associazioni che si occupano di formazione, sensibilizzazione e tutela con riferimento alle persone omosessuali, bisessuali, trans e intersessessuate, sul territorio della Regione Toscana.
Le attività svolte da tali Associazioni hanno messo in luce il bisogno e la richiesta di formazione da parte degli studenti, degli insegnanti e, più in generale, delle famiglie sulle problematiche relative ai fenomeni discriminatori e alla violenza motivati dall'orientamento sessuale, dall'identità e dall'espressione di genere.
Le forme di discriminazione, diretta o indiretta, e di violenza, verbale, psicologica o fisica, che le persone LGBTI sperimentano nella loro vita, fin da piccoli e spesso all'interno della scuola, scaturiscono da pregiudizi e da stereotipi che influenzano la relazione con l'altro, con il contesto e con la società.
I casi di violenza omofobica e transfobica sono molto numerosi e in continuo aumento, come emerge dalla crescita del numero delle denunce; tuttavia essi rappresentano solo una percentuale limitata rispetto alla totalità dei casi, come dimostra il censimento realizzato annualmente da Arcigay e le testimonianze dirette raccolte dalle Associazioni.
In tale contesto, sono necessari interventi tesi a prevenire e a contrastare gli episodi di discriminazione e di violenza, favorendo un cambiamento culturale e sociale che porti al riconoscimento dell'importanza e del valore delle differenze. Tale cambiamento va provocato stimolando una riflessione sulle ragioni e i meccanismi che sorreggono pregiudizi e stereotipi.
L'orientamento sessuale, l'identità o l'espressione di genere, sono componenti fondamentali della identità personale di ogni individuo. E' indispensabile impedire che a motivo di esse una persona possa essere pregiudicata nella sua dignità, sicurezza, possibilità di uno sviluppo sereno ed equilibrato, garanzia della intangibilità dei suoi diritti come cittadino.
A ragione della rilevanza dell'ambito educativo e formativo, questo progetto si rivolge alle scuole, luoghi nei quali si realizza il processo di formazione dei ragazzi e delle ragazze e nel quale, tuttavia, si riscontrano numerosi atti di omo-trans-bullismo e di violenza.
Per tale ragione, gli insegnanti sono chiamati a svolgere una quotidiana azione preziosa e importante nella direzione della prevenzione e del contrasto di tutte le forme di discriminazione e di violenza. La collaborazione tra istituzioni scolastiche e Associazioni, con la finalità di promuovere la conoscenza e l'inclusione delle diversità, è prioritaria. Essa richiede l'aggiornamento dei docenti e la sensibilizzazione delle famiglie, che supportano il processo educativo scolastico. Ad essi le Associazioni possono offrire, nello specifico ambito del loro impegno sociale, risorse e strumenti adeguati e il loro patrimonio di esperienze.
Il confronto diretto degli studenti e delle studentesse con le Associazioni rappresenta un momento fondamentale di supporto agli interventi degli insegnanti nel progetto educativo, cognitivo e emotivo.
Nella scuola, il fenomeno della discriminazione e della violenza nei confronti di chi è portatore di una differenza, è legato a dinamiche di gruppo. Si tratta di un processo di socializzazione ben noto e complesso, la cui comprensione richiede competenze specifiche che la rete delle Associazioni e dei loro esperti sono in grado di fornire, nei suoi aspetti teorici ei pratici.
Sensibilizzare ed educare al valore delle differenze significa fornire strumenti culturali che favoriscano il pensiero critico e la destrutturazione del pregiudizio. In quest'ottica la collaborazione con insegnanti e famiglie è fondamentale per creare il necessario raccordo e la continuità educativa fra contesto familiare e scolastico.
Educare al rispetto delle differenze presuppone il superamento della diffidenza o della paura verso ciò che non si conosce o non si comprende. La difficoltà di contrastare la discriminazione a volte deriva dal fatto che spesso uno stesso soggetto raccoglie in sé più fattori percepiti come "diversità" (condizioni personali, etnia, genere, disabilità, appartenenza religiosa etc.) che la possono rendere vulnerabile da più punti di vista.
Superare le barriere dell'omofobia e della transfobia consente di realizzare un obiettivo che non è limitato al miglioramento delle condizioni di vita delle persone LGBTI, ma offre un contributo rilevante all'eliminazione di ogni forma di discriminazione e alla costruzione di un contesto sociale in grado di valorizzare il positivo e le peculiarità di ogni individuo.
Associazioni partecipanti:
- Avvocatura per i Diritti LGBTI (capofila)
- Agedo
- Arcigay
- Arcilesbica Firenze
- Azione gay e lesbica
- Consultorio Transgenere
- Famiglie Arcobaleno
- Ireos
- Rete Genitori Rainbow
Obiettivi specifici:
Rispetto alle finalità appena esposte, occorre nuovamente sottolineare che la scuola è il principale luogo di formazione, nel quale bambini, ragazzi e adolescenti trascorrono la maggior parte del loro tempo almeno fino ai 16 anni di età.
Il contesto scolastico rappresenta l'ambito prioritario della promozione della cultura delle differenze attraverso iniziative volte alla sensibilizzazione e al contrasto della violenza perpetrata contro persone gay, lesbiche, bisessuali, transgender, queer, intersessuate e contro tutti coloro che non aderiscono agli stereotipi del genere di nascita. Il progetto agisce in una duplice direzione: in un'ottica di prevenzione, coinvolgendo i giovani studenti, e coinvolgendo anche le famiglie e i docenti, per contrastare stereotipi, pregiudizi e intolleranza.
Le associazioni realizzeranno più interventi rivolti a scolari, docenti, genitori, coinvolgendo oltre 40 istituti scolastici distribuiti sull'intero territorio regionale.
Gli interventi riguarderanno i seguenti ambiti:
- alfabetizzazione relativamente all'orientamento sessuale, aell'identità e all'espressione di genere;
- bullismo omo-transfobico e dinamiche psico-sociali a esso collegate;
- violenza e intolleranza di genere nell'ambito dei fenomeni discriminatori fondati sull'espressione di genere e sull'orientamento sessuale percepito;
Gli obiettivi sono sia cognitivi: conoscenza e comprensione del fenomeno e delle sue specifiche manifestazioni e articolazioni, conoscenza degli strumenti disponibili per la prevenzione, il contrasto e la repressione, acquisizione delle informazioni necessarie per lo sviluppo autonomo di progetti formativi; sia educativi e formativi: empowerment, sviluppo delle risorse individuali e dell'autostima, sviluppo della conoscenza di sé e delle capacità individuali.
Metodologia:
L'approccio scelto implica che nella realizzazione degli interventi si terrà conto dei seguenti punti:
a. tutti gli interventi saranno progettati e realizzati congiuntamente da almeno due o tre partner;
b. verranno utilizzate linee metodologiche condivise e materiali didattici già sperimentati o, all'occorrenza, specificamente elaborati per il presente progetto;
c. le attività saranno costantemente osservate e valutate sotto i profili della coerenza metodologica e dell'efficacia didattica.
Gli interventi nelle scuole saranno organizzati secondo un'impostazione funzionale agli obiettivi progettuali. Si preventivano interventi presso ciascuna scuola che potranno variare dalle 4 alle 10 ore, coinvolgendo, con interventi separati, studenti, insegnanti/docenti, genitori/famiglie.
Si prevede che in ogni istituto coinvolto gli interventi siano organizzati nel seguente modo:
- un modulo dedicato agli studenti in cui verranno utilizzate varie metodologie didattiche, personalizzate rispetto al gruppo-target ovvero all'età, al contesto socio-culturale del territorio rispetto ai temi affrontati, ai pregressi formativi sui temi oggetto dell'attività, ecc. All'uopo potranno essere realizzate attività laboratoriali, ludico-espressive, discussioni guidate, testimonianze, role playing, ecc. con una partecipazione di 30 studenti per volta;
- un modulo rivolto agli insegnanti dell'istituto scolastico;
- un modulo informativo e di sensibilizzazione rivolto ai genitori e agli altri adulti di riferimento delle famiglie degli studenti.
Per aumentare l'efficacia degli interventi verrà effettuata, propedeuticamente alla realizzazione degli interventi, una progettazione didattica di dettaglio degli stessi direttamente con le scuole, sia rispetto alle dimensioni organizzative (logistica, numero di partecipanti, orari e tempistica) che alla selezione degli ambiti (discriminazione/violenza) che necessitano di un particolare approfondimento o rispetto ai quali l'intervento si collega a una programmazione educativa pre-esistente a livello di istituto.
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28/11/2014: E' disponibile il rapporto finale del progetto. Clicca qui per leggerlo
La Giunta Regionale Toscana con propria Deliberazione n. 883/2009 ha fissato i criteri generali per la concessione di un contributo finanziario per la costituzione di un Osservatorio permanente per la lotta contro le discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere. Per dare attuazione alla suddetta delibera è stato approvato il "Bando per la presentazione di progetti per l'attivazione dell'Osservatorio permanente per la lotta contro le discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere" pubblicato sul BURT dal 16 dicembre 2009 al 15 gennaio 2010, nel quale il progetto presentato da Avvocatura per i Diritti LGBTI è risultato vincitore.
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